Il notaio e la scelta del mutuo
La scelta del mutuo è di cruciale importanza e molto complessa. Ecco perché è importante farsi assistere dal notaio, quale soggetto garante in grado di aiutarvi a scegliere la tipologia di mutuo adatto alla vostra situazione specifica.
Il dovere di assoluta imparzialità, che vieta al notaio di esprimere valutazioni o giudizi di merito circa la scelta che il mutuatario deve compiere, infatti, non gli impedisce di prestare una adeguata assistenza informativa circa le diverse tipologie di mutuo, i diritti e i doveri del mutuatario e della banca mutuante, le norme in tema di trasparenza bancaria e di tutela del consumatore.
Una volta che si è scelta la banca, la stessa avvia la c.d. procedura di merito creditizio con cui verifica – sulla base di informazioni adeguate fornite dal mutuatario e, ove necessario, ottenute consultando una banca dati indipendente – la qualità del rischio assunto dalla banca con la relativa redditività dell’operazione.
Conclusa la predetta istruttoria, spetta al notaio compiere tutti gli accertamenti utili e necessari a garantire la banca circa l’esistenza di un bene ipotecabile non gravato da nessun altra formalità pregiudizievole.
Il notaio e la stipula del mutuo
Per poter stipulare un contratto di mutuo ipotecario, cioè garantito da ipoteca, è necessario l’intervento del notaio, la cui funzione è quella di consentire l’iscrizione dell’ipoteca, garanzia sulla base della quale la banca eroga la somma alla parte mutuataria.
Più è lungo il mutuo e più il tasso d’interesse tende ad essere elevato, crescendo il rischio della banca. D’altra parte, la lunghezza del mutuo riduce l’ammontare della rata e quindi permette una spesa maggiore.
Il notaio, con il suo lavoro, fornisce alla banca un’informazione essenziale, ovvero conferma l’esistenza di un bene ipotecabile non gravato da nessun altra formalità pregiudizievole per gli interessi della banca.
Il tempo necessario allo studio notarile per fare le verifiche ed inviare la relazione notatile preliminare alla banca è di una decina di giorni.
Dopodiché la banca, con la relazione notarile e i documenti forniti dal mutuatario, fa deliberare il finanziamento e si procede alla stipula dell’atto notarile. Di solito le banche, per preparare la pratica, hanno bisogno di un tempo che varia tra due settimane e un mese.
I mesi di giugno/luglio e novembre/dicembre sono mesi di intenso lavoro sia per le banche che per i notai, per cui è più difficile riuscire a concludere l’istruttoria in tempi particolarmente rapidi.